E pur ora rivivono le contrade / che tu hai guidato / e le donne ognora tessono le reti / sugli stipiti. (A. Braggio)
Sorge su un’altura dell’angolo nord-occidentale di Monte Isola. Si rag-giunge con il battello sbarcando a Porto; per chi approda in altri punti dell’isola, seguendo la strada costiera.
Il centro storico è caratterizzato dalla lunga e alquanto rettilinea via centrale, sulla quale si affacciano le case più antiche, a monte delle quali si estende sul declivio, lungo viuzze anche a gradinate con le case addossate in gran parte le une alle altre, con portali ad arco a pieno centro, ad arco acuto, ad arco ribassato, alcuni dei quali veramente interessanti, la casa Fenni, case in pietra a vista e la famosa Torre Martinengo, in ottimo stato di conservazione che con la torre campanaria della chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, più in alto alla quale si giunge dal centro storico salendo una gradinata in sarnico tra due muretti in pietra dei giardini circostanti, costituisce uno degli angoli più pittoreschi e storicamente notevoli di Siviano.
Il comune antico di Siviano, come accennato, si è costituito nell’ambito della Pieve di Sale Marasino, includendo le vicinie della maggiore parte del territorio di Monte Isola e dell’isoletta di Loreto, formatesi quantomeno nel sec. XI con i feudatari Oldofredi di Iseo che costruirono la Rocca Oldofredi-Martinengo, e i conti Martinengo i quali eressero un castello con una torre a Frezenico, questo il nome antico di Siviano.
Nel 1426, i due comuni isolani furono annessi alla Repubblica Veneta, nella Quadra di Iseo. Il dominio veneto sui comuni di Monte Isola, nei primi tempi, non era molto solido così come poco radicata appare la fedeltà degli isolani alla Repubblica Veneta, se ancora nel 1453 chiesero ed ottennero da Francesco Sforza, duca di Milano in guerra contro la Serenissima, “esenzioni e libertà di commercio anche sulla riviera bergamasca, e dell’industrie del lino, della lana, della canape (non si nominano le reti)” (Rosa, 1892). Dalla Repubblica Veneta come da tutti i governi successivi, il comune di Siviano ottenne regolamenti, decreti e leggi di regolamentazione della pesca, principale fonte di reddito per i monteisolani, benché la popolazione del capoluogo si dedicasse principalmente alla agricoltura. Lo sviluppo urbanistico maggiore di Siviano nella seconda metà del sec. XX si è attuato intorno al centro storico su accennato.